giovedì 14 maggio 2015

La Stella d'Oro (Zolotaja Zvjezda), di Barbara Risoli. Recensione di Sauro Nieddu

Image and video hosting by TinyPicNonostante non sia esattamente un appassionato del genere, ho trovato una buona lettura in questo "La Stella d'Oro". Di che genere si tratta? Diciamo che è un rosa/storico, anzi, più che storico la mia definizione sarebbe "fanta-storico" visto che le vicende narrate offrono uno sguardo immaginario sui retroscena di vicende storiche ben definite.

Il romanzo la storia d'amore tra un'ingenua contessina italiana e un misterioso principe russo, affascinante e ambiguo, le cui strade si incrociano da prima nella gabbia dorata in cui la ragazza è nata e vissuta fino a quel momento e in seguito, in maniera definitiva, dopo la tragedia in cui questa gabbia è andata a pezzi, crollata sotto le bordate della storia e nella fattispecie, della prima guerra mondiale.

Inizia qui un percorso che porterà i due attraverso l'europa fino alla Russia della Rivoluzione bolscevica. Il percorso è però anche quello di crescita della contessina Maria Frangini (e qui si potrebbe considerare, in parte, anche un romanzo di formazione), inizialmente una ragazza giovane e ingenua, che finisce col diventare una donna fiera e indipendente, consapevole di se stessa ma anche dell'intricata realtà del mondo circostante.

La scrittura non è ricchissima ma precisa, con qualche puntata verso l'alto non sempre riuscitissima, ma allo stesso tempo nemmeno mal riuscita da risultare sgradevole. Tutto sommato la lettura che ne risulta è semplice e di una gradevole scorrevolezza. In ogni caso perfettamente adattata alla storia che racconta.

Nel complesso, un romanzo di cui consiglierei assolutamente la lettura agli appassionati dal genere, ma comunque adatto anche a lettori più "mainstream". In virtù del periodo in cui è ambientato e della vicinanza dei protagonisti ai personaggi storici che hanno plasmato quell'epoca, riesce a offrire spunti di riflessione interessanti sulla storia del novecento e perfino, nella conclusione della vicenda dei protagonisti, a farne intuire una chiave di lettura metaforica e personale.

2 commenti:

  1. Ringrazio per questo splendido commento che ha un valore particolare in quanto, come dichiarato, non è il tuo genere e nonostante tutto ti è piaciuto. Questo è il successo. Grazie davvero!

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    1. Grazie a te, Barbara, i meriti sono sempre e solo degli autori, mai dei recensori! ;)

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