Nonostante non sia esattamente un appassionato del genere, ho trovato una buona lettura in questo "La Stella d'Oro". Di che genere si tratta? Diciamo che è un rosa/storico, anzi, più che storico la mia definizione sarebbe "fanta-storico" visto che le vicende narrate offrono uno sguardo immaginario sui retroscena di vicende storiche ben definite.
Il romanzo la storia d'amore tra un'ingenua contessina italiana e un misterioso principe russo, affascinante e ambiguo, le cui strade si incrociano da prima nella gabbia dorata in cui la ragazza è nata e vissuta fino a quel momento e in seguito, in maniera definitiva, dopo la tragedia in cui questa gabbia è andata a pezzi, crollata sotto le bordate della storia e nella fattispecie, della prima guerra mondiale.
Inizia qui un percorso che porterà i due attraverso l'europa fino alla Russia della Rivoluzione bolscevica. Il percorso è però anche quello di crescita della contessina Maria Frangini (e qui si potrebbe considerare, in parte, anche un romanzo di formazione), inizialmente una ragazza giovane e ingenua, che finisce col diventare una donna fiera e indipendente, consapevole di se stessa ma anche dell'intricata realtà del mondo circostante.
La scrittura non è ricchissima ma precisa, con qualche puntata verso l'alto non sempre riuscitissima, ma allo stesso tempo nemmeno mal riuscita da risultare sgradevole. Tutto sommato la lettura che ne risulta è semplice e di una gradevole scorrevolezza. In ogni caso perfettamente adattata alla storia che racconta.
Nel complesso, un romanzo di cui consiglierei assolutamente la lettura agli appassionati dal genere, ma comunque adatto anche a lettori più "mainstream". In virtù del periodo in cui è ambientato e della vicinanza dei protagonisti ai personaggi storici che hanno plasmato quell'epoca, riesce a offrire spunti di riflessione interessanti sulla storia del novecento e perfino, nella conclusione della vicenda dei protagonisti, a farne intuire una chiave di lettura metaforica e personale.
Il romanzo la storia d'amore tra un'ingenua contessina italiana e un misterioso principe russo, affascinante e ambiguo, le cui strade si incrociano da prima nella gabbia dorata in cui la ragazza è nata e vissuta fino a quel momento e in seguito, in maniera definitiva, dopo la tragedia in cui questa gabbia è andata a pezzi, crollata sotto le bordate della storia e nella fattispecie, della prima guerra mondiale.
Inizia qui un percorso che porterà i due attraverso l'europa fino alla Russia della Rivoluzione bolscevica. Il percorso è però anche quello di crescita della contessina Maria Frangini (e qui si potrebbe considerare, in parte, anche un romanzo di formazione), inizialmente una ragazza giovane e ingenua, che finisce col diventare una donna fiera e indipendente, consapevole di se stessa ma anche dell'intricata realtà del mondo circostante.
La scrittura non è ricchissima ma precisa, con qualche puntata verso l'alto non sempre riuscitissima, ma allo stesso tempo nemmeno mal riuscita da risultare sgradevole. Tutto sommato la lettura che ne risulta è semplice e di una gradevole scorrevolezza. In ogni caso perfettamente adattata alla storia che racconta.
Nel complesso, un romanzo di cui consiglierei assolutamente la lettura agli appassionati dal genere, ma comunque adatto anche a lettori più "mainstream". In virtù del periodo in cui è ambientato e della vicinanza dei protagonisti ai personaggi storici che hanno plasmato quell'epoca, riesce a offrire spunti di riflessione interessanti sulla storia del novecento e perfino, nella conclusione della vicenda dei protagonisti, a farne intuire una chiave di lettura metaforica e personale.
Ringrazio per questo splendido commento che ha un valore particolare in quanto, come dichiarato, non è il tuo genere e nonostante tutto ti è piaciuto. Questo è il successo. Grazie davvero!
RispondiEliminaGrazie a te, Barbara, i meriti sono sempre e solo degli autori, mai dei recensori! ;)
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