mercoledì 20 maggio 2015

Cronaca di una partecipazione al torneo letterario IOscrittore, di Sauro Nieddu

 

Quest'anno ho voluto partecipare al torneo letterario IOscrittore, indetto dal gruppo editoriale Gems. Non posso negare di esserne rimasto piuttosto deluso.


Mi è sempre parso interessante il sistema in cui è strutturato questo concorso. Nella prima fase (che è l'unica di cui parlerò, non essendomi, aimè, qualificato per la seconda) i partecipanti erano chiamati a dare un giudizio sugli incipit dei concorrenti (quindici quelli da valutare), ricevendo a loro volta un feedback sul proprio.

La filosofia del torneo mi piace molto, un "do ut des" tra gli scrittori partecipanti, e un "do ut des" da parte della casa editrice interessata, che a fronte di un notevole lavoro organizzativo, è ricambiata da una selezione feroce dei romanzi che potrà pubblicare.

Premetto che non ho mai pensato di poter essere tra i prescelti per la pubblicazione. In primo luogo perché tra un numero di partecipanti tanto elevato - quasi tremila e cinquecento le opere in gara - per entrare nella decina dei selezionati sarebbe occorsa, oltre alle qualità letterarie, anche una notevole dose di fortuna. Chi mi conosce sa che non mi considero un tipo particolarmente fortunato. L'altra questione che teneva basse le mie aspettative è aver partecipato con un romanzo che è il secondo di una serie. Per questo motivo, pur essendo una storia separata dal primo, tende a dare un po' per scontata l'ambientazione e non è detto che venga capito al volo.

Ciò che mi ha convinto a partecipare è stata soprattutto la possibilità di ricevere ben quindici opinioni di lettori sconosciuti, con la speranza che mi aiutassero ad avere una migliore prospettiva su ciò che ho scritto.
E ora, bando alle ciance e vediamo com'è andata.

1  Ok... cominciamo bene! Subito un'insufficienza. Però da quanto scrive questo lettore, mi viene da sospettare che abbia letto solo il titolo: non c'è nessun riferimento diretto a qualche elemento del romanzo che mi possa far pensare il contrario. Cose che capitano. Forse non aveva abbastanza tempo libero...

2  Per fortuna il secondo giudizio mi risolleva un po', una sufficienza pienissima. E questo,  da quanto scrive, pare che abbia addirittura letto! Certo... mi da un po' da pensare che il lettore non abbia intuito che essendo un romanzo di fantascienza, la società e il modo di fare della gente possano essere diversi da quello attuale.  "Crea suspence su quello che sta accadendo rivelando il giusto, ma il modo in cui viene trattato il paziente, considerando il fatto che sta per essere rinchiuso per sempre in una clinica, è troppo brusco e scortese per essere realistico." A pensarci bene, la scarsa gentilezza del personale medico non sarebbe proprio una prerogativa della fantascienza... ma sono punti di vista: beato lui, che ha avuto la fortuna di trovarsi sempre di fronte a dottori  affabili e competenti!



3  Vabbè... anche qui, se non altro si capisce almeno cosa non gli sia piaciuto. Però avrebbe potuto anche sprecarsi un po' di più. In un certo senso non mi dispiace: se l'insufficienza è motivata solo dalle descrizioni sintetiche, credo di essere in buona compagnia. Anche se ci sarebbe da dire che essendo il protagonista/narratore legato a un letto, non è che possa descrivere con troppi dettagli l'ambiente circostante. E come mai non si sarà accorto delle descrizioni decisamente più dettagliate che ci sono poco più avanti? Certo, si è impegnato più del primo... almeno le prime quattro pagine le ha lette

4  Finalmente un giudizio più particolareggiato... mi spiace solo che questo lettore confonda gli errori ortografico-grammaticali con i refusi... ma posso capire. Pur avendone apprezzato l'originalità, l'autore di questo commento muove una critica a riguardo: "da contro, l’idea della reclusione in una struttura forzata non mi ha entusiasmato: mi vengono in mente almeno un altro famoso libro e un altrettanto famosa serie televisiva che prevedevano la reclusione, all'interno di una specifica isola, di un gruppo di persone considerate non-normali…" Davvero? A me vengono in mente almeno un libro, un film e un opera teatrale ambientate in una città. Qualcuna anche ambientata su Marte. Qualcun'altra in una cittadina della provincia americana...

5  Urrà, un altro sintetico! Pur nella sintesi, però, riesce a individuare un punto di forza: l'originalità (?) dell'idea "della coesistenza cosciente del male nel corpo del protagonista". Originali (?) anche "l'ambientazione fantascientifica" e (?) "lo sguardo avvenirista su un mondo dove il male del secolo (scorso) è stato sconfitto". Mi sarebbe piaciuto che questo lettore avesse potuto continuare la lettura oltre l'incipit, almeno fino alla parte in cui (tramite la citazione di alcuni scrittori di fantascienza) avverto i lettori dell'uso già fatto in passato di tutte queste idee.


6  Azz' questo mi ha proprio mazzato! Però mi fa due complimenti di cui qualunque scrittore andrebbe orgoglioso "L'incipit, tuttavia, cattura. I personaggi sono ben descritti" Ecco sorgere un dubbio, se ha letto solo l'incipit, cos'altro ha potuto motivare un voto così negativo? Forse solo perché è "Scritto mediocramente"? (la mediocratà è davvero odiosa). Forse lo pseudonimo con cui l'ho presentato? A voler essere maligno (ma non lo sono, non preoccupatevi) penserei che sia uno di quelli che: "meglio affossare la concorrenza"...

7  Questo scrive come se avesse letto tutto il romanzo: "man mano che la narrazione procede ci si allontana da essa per seguire un flusso differente", non ti è venuto in mente, caro amico, che nel restante ottanta per cento del romanzo, potrebbe tornare a convergere? Anche qui una certa dose di superficialità: "Manca però in parte del l'efficacia che avrebbe potuto rendere più interessante il racconto." provare a darmi qualche spiegazione, no? Ti ha troppo affaticato le dita la scrittura di questo fiume di parole?

8  "Originale l'idea della metafora che umanizza il cancro" Come? Non è originale, ma soprattutto non è una metafora: nel libro il cancro umanizzato è un personaggio reale, ma cos'hai letto?

9  Lieto che ti sia piaciuto, spero che non sia anche tu uno scrittore: Se questa è una valutazione, per te un romanzo non dovrebbe superare le dieci pagine!

10  Qui sono solo capitato male: gli fosse piaciuta la fantascienza mi avrebbe dato certamente un dieci. Ovviamente senza perdersi troppo in chiacchere.

11 Anche il tuo giudizio mi ha grandemente aiutato a migliorare il romanzo, un altro tra i tanti commenti che si sarebbero potuti scrivere senza aver letto, tanto è vago. "Ah, dovevo leggerlo tutto? E io che pensavo bastasse la sinossi"

12  Ed ecco l'ultimo... che dire, costui/ei si è impegnata più della media, ma già il fatto che abbia preso quella che è semplicemente una battuta ne protagonista. "L’idea è interessante, in particolare l’idea di cancri che hanno le persone e non viceversa." per un 'idea portante del romanzo, mi ha già sconfortato. Però le braccia mi sono cadute (sì, come avrete intuito, sto digitando con la punta del naso) solo quando ho letto: "Migliorare anche, soprattutto nel prologo, la modalità di esposizione, in modo da creare la necessaria tensione. Quando Bart comunica al protagonista che ha il cancro, la notizia lascia indifferenti" se tra le cose da migliorare è compreso il fatto di non aver creato la "necessaria tensione" e il coinvolgimento emotivo nel prologo, una parte che neanche rientra filo principale della narrazione, sto messo proprio male. poi vado avanti e leggo: "Come inizio crea più tensione il capitolo successivo, Il cancro: 1 In questo capitolo la narrazione è più scorrevole. Va però anche qui migliorata la resa del concetto uomo-cancro-cancro-uomo." Certo, perché risolvere i concetti nell'arco di un'intera trama, quando si potrebbe scrivere tutto nel primo capitolo? E io, scemo, che non ci avevo pensato!

E per concludere... dai giudizi espressi ho imparato che:
  1. La mia scrittura è molto buona, ma d'altro canto fa anche un po' cagare
  2. I dialoghi sono ottimi e scorrevoli, ma se li riscrivo da capo faccio meglio
  3. Il punto di forza del romanzo è l'originalità, ma anche no. Certo è che, per essere ancora più originale, lo dovrei ambientare all'aperto.
  4. I personaggi sono ben descritti, salvo che poi sono tutti uguali
  5. l'incipit cattura, e per questo è da cestinare.

Mmmm, forse ho le idee più confuse di prima...
Forse l'unica cosa chiara in questa partecipazione, è che ho sprecato un sacco di tempo a leggere gli incipit e a pensare come valutarli in modo obiettivo. Nel caso decidessi di partecipare alla prossima edizione, mi converrà adeguarmi all'andazzo: preparare qualche commento perconfezionato e incollarlo a caso, riguardo ai voti invece...


12 commenti:

  1. Acci... che storia... più che altro ti hanno fornito dati certi e incontestabili.una visione univoca del tuo modo di scrivere.

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  2. Per il prossimo romanzo che scrivo, ho già chiara la decisione da prendere ;)

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  3. ho partecipato anche io quest'anno. Non sono fra quelli che ha letto il tuo libro. Anche a me i voti sono andati da 3 a 8...anche io ho notato che alcuni non avevano letto le pagine altrimenti non avrebbero scritto una determinata cosa...ho imparato che ho problemi con le virgole e lo sapevo senza che me lo venissero a dire loro. L'idea tutto sommato sarebbe anche buona questa di Io Scrittore, peró trovo difficile dare dei giudizi basandosi solo sull'incipit o sul primo capitolo..perché nello stile che uso io il romanzo si evolve attraverso i capitoli...dal primo non capisci come si svolgerá la storia..:) Faccio tesoro dei giudizi comunque..:)

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  4. Anche la mia idea era fare tesoro dei giudizi, solo che tra i giudizi che ho ricevuto, proprio non riesco a raccapezzarmici :D Magari è solo una questione di fortuna, possono capitare dei giudizi che ti fanno capire qualcosa della tua scrittura, come ne possono capitare altri inutili. Personalmente credo che non ci saranno altre partecipazioni: il rapporto tra tempo impiegato a leggere e dare giudizi articolati e il valore di quanto avuto indietro, è nettamente a sfavore. Poi non ho nulla contro il torneo in sé, ho solo voluto dare una testimonianza (individuale) di come sono andate a me le cose.

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    1. anche i giudizi dati a me sono confusi. Come ho detto, alcuni lo hanno amato un paio lo hanno odiato. alcuni non hanno letto tutte le pagine....:)
      Poi sai io credo che dipenda molto anche da chi legge. ci sono quelli che si sentono autori affermati e quindi quello che scrivono gli altri deve essere distrutto. :)

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    2. In effetti hai ragione, Diana; probabilmente si tratta solo di insicurezza nei propri mezzi che degenera in paura della "concorrenza".

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    3. probabilmente si. Poi dipende anche dai lettori..non tutti hanno letto i 15 incipit assegnati come dovrebbero esssere letti secondo me...

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  5. beh... la testimonianza ha il suo gran valore e fornisce tutte le chiavi di lettura per comprendere che concorsi del genere servono davvero a poco. Tanto i vincitori non saranno per merito ma per le solite motivazioni scontate... meglio passare il tempo a leggere qualcosa di più divertente.

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  6. Sauro, anch'io ho partecipato e mi piacerebbe fare ciò che hai fatto tu, proprio per avere un metro di valutazione più valido: cioè, uguale. pareri non coerenti, punteggi molto differenti l'un dall'altro. Motivazioni ridicole. Questa è la seconda edizione a cui partecipo e credo sarà anche l'ultima. Mi sento un po' presa in giro. A ogni modo è utile, anche queste cose fanno crescere.
    Un'ultima cosa Sauro: come hai interpretato la lunghezza dell'incipit? Loro lo chiedono dalle 25000 alle 50000 battute, che all'incirca sarebbero 20 pagine. Non sarebbe stato più chiaro chiedere l'incipit più i primi capitoli del romanzo? Io mi sono dilungata un po' e sono stata criticata per aver detto troppe cose e per di più banali. Grazie per avermi dato la possibilità di dire il mio pensiero. In bocca al lupo Sauro.

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  7. Ciao Lisa, anch'io sono andato un po' lungo... ho mandato circa 47.000 battute, che coincidevano con la fine di un capitolo. Non so se ho fatto bene o male, però, dato che il mio romanzo ha uno sviluppo lineare e progressivo, più lunga era la parte che mandavo, più sarebbe stato comprensibile (almeno questa era la mia idea). Comunque, ho notato, tra quelli che mi hanno mandato in lettura, che la maggior parte si avvicinava più al numero massimo di battute consentite che a quello minimo.
    Chiedere l'incipit più un tot dei primi capitoli, come dici tu, secondo me sarebbe un po' rischioso: ci sono libri che hanno capitoli da solo una pagina (me ne è capitato giusto uno in lettura) e altri invece con capitoli lunghissimi, o addirittura non divisi per capitoli, per cui forse si potrebbe creare ancora più confusione.

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    1. Grazie Sauro. Intendevo i primi capitoli, rispettando comunque il numero di battute. In fondo abbiamo comunque inviato le prime pagine del nostro lavoro. Tra l'altro, rileggendo i tuoi giudizi e confrontandoli con i miei, mi pare di capire che molti di questi, probabilmente sono stati scritti dalle stesse persone. Lo stile è il medesimo, questo mi porta a un'altra riflessione: Non saranno stati prescelti quindici giudici a fare questa selezione? Sono esperienze anche queste Sauro, tu sicuramente meritavi di più, soprattutto non concepisco quel 2,33... Buona fortuna per il tuo lavoro. Buona giornata.

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    2. Non credo che siano stai in quindici a giudicare: se è vero che eravamo quasi 3500, sarebbe stato un lavoro immane. Il punto credo sia piuttosto che per esprimersi con tanta sintesi sullo stesso argomento, le parole da usare alla fine siano quelle...
      Riguardo a quel votaccio... in realtà non mi lamento: se ha scritto che il mio incipit "cattura", mi accontento di quello. :)

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